La squadra del PD

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domenica 3 febbraio 2013

Pat,Bid ... Pum

PAT… BID… PUM…  non è la sequenza di un allegro scoppiettio proveniente da mirabolanti spettacoli pirotecnici bensì un elenco di sigle. Incomprensibili ai più ma gravide di conseguenze perché ci dicono quale sarà il futuro della nostra città .
Recentemente ho avuto il piacere di essere presente al convegno organizzato da “casaclima” sul tema generale dell’ambiente che ha visto la partecipazione anche del nostro Sindaco Variati.
Nel suo intervento ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di privilegiare il riuso degli immobili esistenti, di raddoppiare il verde esistente prima del termine del suo mandato, di generare una nuova  mobilità a favore della ciclabilità e del trasporto pubblico, di essere rispettoso del “patto dei sindaci 20-20-20”. Tutti nobili obiettivi, contenuti  in parte anche nel programma di governo dell’Amministrazione 2008 – 2013 deliberato il 20 giugno 2008.
Qualche giorno dopo leggo sul vostro giornale la fotonotizia in prima pagina dal titolo :
 “NUOVE CASE PER 4300 PERSONE “ … l’approvato piano degli interventi  prevede che per i prossimi 5 anni  è possibile un potenziale incremento della popolazione di 4300 persone , frutto di interventi di riqualificazione delle costruzioni esistenti, di attuazione di accordi pubblico-privati  e di nuove costruzioni su 130.000 mq che oggi sono aree agricole”.
Voglio esprimere tutto il mio accordo a quanto affermato nella notizia  a condizione che siano rese note le modalità incentivanti alle riqualificazioni-ristrutturazioni degli immobili esistenti rispetto alla realizzazione di nuove costruzioni che dovrebbero essere a loro volta rispettose delle buone norme ecosostenibili  imposte in altre città ( vedi l’esempio della vicina Udine).
Tali incentivazioni non vanno però concepite come solo vantaggio per chi è già benestante, come ad esempio le “detrazioni per l’applicazione del fotovoltaico”, di fatto poi  recuperate dallo Stato con l’aumento delle tariffe energetiche pagate anche da chi ha difficoltà economiche. Esse invece, ispirandosi all'idea di promuovere una vera  sensibilità ambientale, non devono toccare la fiscalità generale e non devono permettere rilevanti vantaggi economici individuali.
I dichiarati attuali 7000 appartamenti non utilizzati possono giustificare le opere di nuova urbanizzazione a patto di  prevedere ad esempio “demolizioni compensative”, le cui aree potrebbero essere destinate all’aumento del verde pubblico.
Le logiche quantitative finora applicate devono essere sostituite con la qualità, che può derivare anche dall’eliminazione degli sprechi ambientali, al fine di un contributo biosostenibile  utile anche per l’uscita dall’attuale grave crisi economica.
“Le buone pratiche sono l’humus dal quale può nascere una cultura in grado di rendere standard le buone tecniche”: è questo il principio che deve prevalere nella pratica e nella comunicazione di chi amministra la nostra comunità e che deve coinvolgere tutti, in primis i nostri figli, per un nuovo processo di responsabilizzazione di tutti nella ricerca di vantaggi di ciascuno in un contesto di interesse comunitario; per un sogno per cui vale la pena di lottare al fine di una nuova società aperta nella quale la partecipazione diventi cosa normale per la definizione e conseguimento di obiettivi comuni.

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